Nell'attuale scenario di rallentamento economico globale e di ancora forti elementi di incertezza, in primo luogo per le notizie in arrivo dal Medioriente e la Brexit, Carmignac invita ad adottare un approccio d'investimento cauto e conservativo ma pronto a cavalcare un'eventuale ripresa del ciclo economico.
"Oggi, in questo scenario, il portafoglio del nostro fondo Carmignac Patrimoine è composto da una parte core investita in titoli azionari growth di lungo periodo, che rappresenta il 39,8% del totale. Si tratta, in prevalenza, di azioni collegate a trend secolari che possono generare valore nel lungo periodo. Nel dettaglio, il 17% è allocato in titoli legati a cambiamenti demografici e sociali, il 16,4% al trend della digitalizzazione e il 6,4% a titoli di aziende del settore dei consumi connessi a Internet. Accanto a questa componente core azionaria, vi è poi una parte di ribilanciamento tattico che, oggi, è al -1,4% del totale", ha sottolineato Sandra Crowl, membro del Comitato Investimenti di Carmignac, mentre Rose Ouahba, head of Fixed Income della società, ha spiegato che "oggi siamo vicini a un punto di rottura fondamentale: o le politiche monetarie e fiscali fanno ripartire l'economia oppure finiremo in una fase di liquidity trap". Ouahba ha evidenziato come le Banche Centrali hanno ancora spazi di manovra per ravvivare il ciclo, ma le azioni monetarie dovrebbero essere sostenute anche da politiche fiscali. Al momento, comunque, "è meglio avere un'alta esposizione all'azionario piuttosto che all'obbligazionario, anche se delle opportunità di rendimento possono ancora essere individuate nel fixed income". In particolare, Ouahba ha affermato come "data la situazione del dollaro, il debito dei mercati emergenti risulti interessante" e come la società preferisca "alcune opportunità idiosincratiche che offrono valutazioni attraenti, come ad esempio la Turchia, che sta vivendo una fase simile a quella del Brasile nel 2012/2017".
Tra i principali Paesi europei, Carmignac sta puntando sui titoli di Stato italiani e greci. "Siamo esposti ai Btp da inizio anno e siamo felici dei recenti sviluppi politici che hanno determinato una forte compressione dello spread. L'outlook per l'Italia oggi è molto più stabile rispetto a qualche settimana fa e l'allenza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico molto difficilmente farà leva sulla retorica anti euro", ha affermato Ouahba, che ha poi aggiunto: "La Grecia, invece, ha realizzato riforme strutturali che hanno ricostruito la competitività del Paese". Nell'ambito del credito, poi, "i rendimenti sono molto bassi quasi ovunque, ma è possibile anche individuare delle forti dispersioni, quindi con una selezione attenta si è in grado di cogliere delle opportunità", ha detto Ouahba, che ha poi concluso: "Investire nell'obbligazionario è sempre più una caccia al tesoro, ma è ancora possibile trovare del valore".