I fattori che trainano o frenano l'adozione dei principi ESG (ambientali, sociali e di governance) sono al centro di "Into the Mainstream - Esg at the Tipping Point", una ricerca di State Street Global Advisors, la divisione di asset management di State Street Corporation, che ha coinvolto 300 investitori istituzionali di tutto il mondo.
Tra i principali fattori che trainano l’adozione degli ESG, secondo la ricerca, ci sono la necessità di rispettare gli obblighi fiduciari e le normative, seguita dalla regolamentazione e mitigazione dei rischi ESG nel portafoglio.
"Il fatto che gli obblighi fiduciari siano stati largamente citati rappresenta uno sviluppo significativo, poiché in precedenza molti investitori faticavano a stabilire se l'adozione dei criteri ESG fosse contraria ai loro obiettivi fiduciari o meno", ha dichiarato Rakhi Kumar, Head of ESG Investments and Asset Stewardship di State Street Global Advisors.
I principali fattori che ne frenano invece l’adozione includono la mancanza di dati affidabili e coerenti in ambito ESG, questioni legate a risorse o costi associati a integrazione interna, infrastrutture, creazione della conoscenza e mancanza di talenti ESG a disposizione per gestire l'integrazione.
Secondo Carlo Funk, EMEA Head of ESG Investment Strategy della società, "i risultati della ricerca confermano quello che i nostri clienti ci comunicano. Il contesto normativo sta chiaramente spingendo gli investitori istituzionali verso un cambiamento radicale delle pratiche ESG. Nel corso dell'ultimo anno la maggior parte dei nostri clienti ha esplorato diverse soluzioni per i carbon profile e i rischi legati al cambiamento climatico presenti all’interno dei loro portafogli".
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