Nei prossimi dodici mesi sarà fondamentale per gli investitori essere agili per far fronte a diversi scenari. L’Outlook 2020 presentato da Amundi Asset Management indica come decisiva l’abilità di tenere la rotta in caso di scenari divergenti e prevede un anno di stabilizzazione, con valori simili a quelli registrati nel corso del 2019 e sicuramente superiori a quelli di un annata difficile come il 2018. Su 21 asset class di riferimento, 20 hanno fatto registrare rendimenti positivi, di cui 12 sopra il 10%; nel 2018 erano soltanto 5 le asset class ad aver leggermente sovraperformato.
Dopo aver beneficiato di ottime performance quest'anno, gli investitori si chiederanno sempre più se l'economia procederà verso una recessione causata dalla guerra commerciale, mettendo fine al più lungo mercato rialzista della storia, oppure se il ciclo si estenderà stabilizzando la crescita a un livello più basso, con il potenziale per una riaccelerazione.
Amundi assegna il 55% delle probabilità a uno scenario neutrale, un valore che generalmente è intorno al 70%, il 30% a uno negativo e il 15% a uno positivo. L’attuale ciclo economico prosegue da tempo record, ma non è prevista una recessione generalizzata dell'economia globale. Per questo è consigliata una posizione moderatamente positiva sugli asset rischiosi (credito e alcuni equity market) e una strategia che metta al riparo dalla volatilità, basata quindi sulla decorrelazione e in particolare sui liquid alternative.
La società raccomanda anche la ricerca di aree di resilienza nel campo dell’equity e di opportunità nei cyclical stock (quality/value in Europa e value negli Stati Uniti). La ricerca del rendimento dovrebbe continuare nel credito (IG credit, bond dei mercati emergenti, finanziari subordinati e global high yield). Occorrerà essere selettivi e mantenere elevata la liquidità all’interno del portafoglio, avere una liquidabilità più breve, diversificare l’asset allocation strategica ed essere pronti a cambiare la propria esposizione nel corso dell’anno.
La preoccupazione maggiore riguarda un’eventuale escalation della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, seguita dalla crescente vulnerabilità delle aziende americane, che stanno accumulando debito per operazioni di buyback o fusioni/acquisizioni e non per effettuare investimenti, dato che preoccupa sulla sostenibilità del debito a lungo termine.
Il percorso per gli investitori, comunque, potrebbe non essere lineare, dato che le aspettative di politica monetaria appaiono troppo elevate e dovranno essere aggiustate. Questo processo porterà volatilità nel mercato obbligazionario, con una risalita dei rendimenti governativi core e un aggiustamento delle valutazioni in alcuni settori azionari difensivi. Lo scenario più probabile è un modesto deprezzamento del dollaro.
L’outlook di Amundi evidenzia i tre temi principali per gli investitori nel 2020: “Per l’investimento azionario, attenzione ai dividendi e opportunità da una rotazione verso le aree più trascurate; ottimizzazione della ricerca di rendimento nei mercati obbligazionari, con attenzione sempre maggiore sulla selezione e l’adozione di strategie flessibili; nuove opportunità che si affermeranno nei mercati emergenti a causa di un mondo più frammentato e del rallentamento del commercio globale”.