UN PUNTO DI VISTA ALTERNATIVO SUGLI INVESTIMENTI NEGLI EM L'analisi di Yotaro Rubio, Head of Ucits Research di IAM
05/04/2022 L'Esperto dice...
Gli investitori hanno tradizionalmente investito in azioni emergenti utilizzando allocazioni tattiche long only. Tuttavia, con l'aumento dell'inflazione e l'accesso geostrategico alle risorse naturali che sta diventando un must per molti Paesi, un approccio più intelligente e flessibile agli investimenti può dare i maggiori benefici.

La Russia è fuori dai principali indici
Nelle ultime settimane, abbiamo assistito a un passo indietro per l'umanità con l'invasione russa dell'Ucraina. Le sanzioni imposte alla Russia sono senza precedenti e resta da vedere se freneranno l'intensità o la durata di questa aggressione. Una chiara ripercussione di tutto ciò è la rimozione della Russia come componente dell'indice MSCI Emerging Markets. Dato che la sua ponderazione è scesa ad appena il 4% alla fine del 2021 rispetto al 10% del 2008, i nuovi investitori possono ora allocare denaro senza il rischio di esporsi a un Paese escluso.

E la Cina?
Gli investitori sono anche consapevoli delle potenziali sanzioni che gli Stati Uniti potrebbero imporre alle aziende cinesi e ai loro investimenti. Con un peso così significativo della Cina negli indici Emerging Markets (oltre il 30% nell'MSCI Emerging Markets) questa preoccupazione è comprensibile. Scegliere un gestore attivo piuttosto che un prodotto passivo è il modo migliore per affrontare questo problema. Inoltre, un approccio Long/short può beneficiare della situazione asimmetrica. La Cina è anche un'economia in una fase diversa del ciclo economico, con politiche espansive e una crescita continua che richiede risorse naturali e commodity.

Preoccupazioni per l'inflazione
Dopo la pandemia, la domanda repressa ha aumentato la pressione sulle catene di approvvigionamento già stressate. Questa pressione inflazionistica, propagandata come "transitoria", sembra essere più permanente, a meno che i prezzi gonfiati non "uccidano" la domanda. Nei mercati emergenti c'è un buon mix di produttori e consumatori di materie prime, che rendono questi Paesi estremamente interessanti sia da prospettive long che short, data la forte interdipendenza delle loro economie.
Le risorse naturali sono diventate una miniera d'oro per questi Paesi, i quali ne beneficeranno ancora di più quando le nazioni sviluppate cercheranno di assicurarsi la loro collaborazione aumentando gli investimenti. Le commodity, poi, offrono una protezione dall'inflazione nei periodi in cui c'è ancora crescita economica. 
Dall'altro lato, alcuni Paesi emergenti sono altamente industrializzati e il costo delle materie prime è una componente molto rilevante della loro produzione. Anche in questo caso, solo i gestori attivi possono selezionare quelli che hanno abbastanza pricing power per trasferire questi costi o quelli che soffriranno per i margini compressi e la concorrenza di prodotti alternativi.

Dollaro forte?
Una sfida chiave quando si investe nei mercati emergenti è legata alla forza del dollaro sulla base del suo status di reserve currency. Tuttavia, questo status potrebbe cambiare con il sell off delle obbligazioni Usa detenute dai Paesi stranieri. La Fed può sia gestire un'inflazione più alta, che erode il capitale dei detentori di obbligazioni, sia aumentare i tassi di interesse fino al punto da innescare una recessione. Questo cambiamento nello status quo potrebbe favorire i Paesi emergenti.

Concentrazioni settoriali
Il mercato è dominato da istituzioni finanziarie, information technology e beni di consumo discrezionali e in misura minore da altri settori che forniscono una sorta di protezione dall'inflazione. L'investimento in un prodotto passivo non ha la possibilità di divergere da queste allocazioni settoriali, mentre i gestori attivi e soprattutto i gestori Long/short hanno questa flessibilità.

Conclusione
I mercati emergenti sono stati una componente trascurata nella "cassetta degli attrezzi" degli investitori, ma sono di sempre maggiore importanza in un portafoglio bilanciato. Ora che l'economia reale ha assunto un ruolo più importante, l'esposizione ai mercati emergenti e ad alcuni settori all'interno di queste economie è più rilevante. È importante selezionare gestori con la flessibilità necessaria per cogliere queste opportunità in un settore dominato da strategie long only e orientate all'Asia/Cina.

a cura di Yotaro Rubio, CAIA IMD, Head of Ucits Research di IAM
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