"Dopo aver cavalcato per decenni un mercato rialzista dei titoli di Stato, gli investitori sono alla ricerca di driver alternativi di rendimento. Le strategie Commodity Trading Advisor (CTA), grazie alla loro capacità di ottenere guadagni sia nei rialzi sia ribassi di mercato, sono tradizionalmente in grado di migliorare i rendimenti corretti per il rischio quando vengono introdotte in un portafoglio bilanciato". È la convinzione di Steeve Brument, Deputy Global Head of Multi-Asset e Johann Mauchand, Senior Systematic Fund Manager di Candriam che spiegano poi in che modo le CTA siano influenzate dall'aumento dei tassi d'interesse.
Le performance poco correlate/decorrelate delle CTA, analizzano Brument e Mauchand, si basano su fonti di rendimento diverse rispetto alle principali asset class. Sono strategie trend following, che puntano a migliorare le caratteristiche di rischio/rendimento di portafogli diversificati sia nei mercati toro sia nei mercati orso. Seguono una serie di indicatori del momentum, come una media mobile dei prezzi, utilizzano modelli di breakout dei canali dei prezzi e talvolta mobilitano altri strumenti quando manca slancio sui mercati. Per capitalizzare una determinata tendenza di mercato, le CTA possono assumere posizioni lunghe e corte su tutte le asset class.
Brument e Mauchand analizzano poi in quale scenario di tassi d'interesse le CTA performino meglio. "Abbiamo utilizzato l’indice Barclay CTA per rappresentare la performance dei CTA assieme al tasso dei FED Fund. Dal 1971 a oggi ci sono stati alcuni periodi in cui i tassi target dei Fed Fund sono stati inferiori e superiori alla loro media a 6 mesi. Quando non c’erano queste condizioni, abbiamo considerato costante l’attuale contesto dei tassi. Dal lancio dell’indice nel 1980, ci sono stati 154 mesi in cui i tassi d’interesse sono aumentati, 174 mesi in cui sono diminuiti e 179 in cui i tassi sono rimasti costanti", scrivono gli esperti di Candriam.
Osservando i dati sui rendimenti delle CTA dal grafico, Candriam ha individuato un rendimento medio per ciascuno dei tre scenari sui tassi di interesse: i rendimenti ottenuti dalle CTA sono sempre positivi. Come previsto, la performance è maggiore in presenza di un movimento dei tassi di interesse, sia al rialzo che al ribasso. Tuttavia, inaspettatamente, Brument sottolinea che in due scenari le CTA hanno registrato una performance migliore quando i tassi d'interesse sono saliti, anche dopo aver prezzato il costo delle posizioni short sulle obbligazioni.
Considerando i livelli elevati di inflazione che devono affrontare oggi gli investitori, gli esperti di Candriam si sono quindi chiesti come avrebbero performato le CTA durante l’insolito aumento rapido e di vasta portata dei tassi d’interesse alla fine degli anni ’70.
"Per rappresentare il mercato delle CTA, abbiamo costruito una strategia CTA sintetica a partire da oltre 40 contratti futures basati su semplici modelli a media mobile su orizzonti temporali diversi. Poi, abbiamo valutato i rendimenti medi mensili del CTA sintetico per ciascuno dei tre scenari sui tassi d'interesse (decrescente, costante e crescente) tra il 1971 e il 1980", descrivono Brument e Mauchand. "In questo esempio, abbiamo individuato periodi di 64 mesi di rialzo dei tassi, di 33 mesi di tagli dei tassi e di 12 mesi di tassi costanti. Ancora una volta, la performance media mensile delle CTA è risultata positiva in tutti e tre gli scenari".
Brument e Mauchand concludono mettendo in luce come i risultati ottenuti indichino che in passato le CTA hanno beneficiato dei trend di mercato generati da aumenti sostanziali dei tassi d’interesse: "Tutto ciò ha confermato la ragion d'essere delle CTA come strategie che intercettano le tendenze di mercato, che traggono vantaggio dai forti movimenti nelle diverse tipologie di asset. Naturalmente, variazioni significative dei tassi di interesse generano forti movimenti, creando un ambiente favorevole per le CTA".