Lo scenario di grande indecisione economica e politica presente sui mercati mette in luce l’importanza di individuare correttamente i trend di investimento di lungo periodo, in modo da non rimanere bloccati dall’alta volatilità attuale e dalle incertezze di breve periodo. È quanto emerso dalla conferenza di presentazione del report “Cio Thematic Guide 2022” di UBS Global Wealth Management, in cui sono stati presentati e profilati 27 temi di investimento di lungo periodo.
Come si legge nel report, “la crescita demografica, l’invecchiamento della popolazione e l’urbanizzazione nei mercati emergenti sono tendenze strutturali destinate a nostro avviso a proseguire nel prossimo decennio. Questi trend dovrebbero risultare relativamente immuni dalle fasi di contrazione economica e incertezza politica”. Infatti, dai dati raccolti da UBS GWM, emerge non solo come la popolazione mondiale stia diventando in media più anziana (si stima che entro un decennio nelle economie sviluppate le persone con più di 60 anni saranno più numerose dei giovani sotto i 25 anni) ma anche più numerosa (con le proiezioni che toccano i 10 miliardi di persone entro il 2050). Il fenomeno dell’urbanizzazione riguarda invece prevalentemente i mercati emergenti, nei quali si prevede un incremento del 78% della popolazione urbana nei prossimi 25 anni.
“Emerging market infrastructure”, “oncologia”, “smart mobility” ed “healthtech” sono solo alcuni dei temi di investimento derivanti dai trend strutturali appena citati. Accanto a questi pilastri diventa essenziale valutare l’impatto di tre forze considerate “disruptive”: sviluppo tecnologico, cambiamenti sociali e carenza di risorse.
In particolare la tecnologia svolge un ruolo centrale nel determinare le opportunità di investimento futuro; come sottolineato dal team di UBS GWM il tema non è tanto la tecnologia in sé, ma come il suo utilizzo può cambiare la società (secondo le stime del report circa il 15% dei lavori attuali non ci saranno più entro 20 anni e circa la metà dei lavori attuali sarà modificato grazie all’ausilio di nuovi strumenti tecnologici). Ciò richiede una serie di cambiamenti all’interno del contesto sociale che vanno dall’esigenza di una specifica educazione digitale dei lavoratori fino ad una regolamentazione più chiara e stringente dei nuovi strumenti tecnologici. Anche la scarsità di risorse a disposizione dell’uomo (come l’acqua ad esempio) è una forza dirompente che non può più essere trascurata; la necessità di una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse spalanca le porte ad una serie di temi di investimento di lungo periodo come “food revolution”,“agricultural yield” ed “economia circolare”.

“Nel contesto degli investimenti tematici, si definiscono investimenti sostenibili quelli effettuati in società in grado di beneficiare di temi specifici collegati a fattori ambientali, sociali o di governance (ESG) o di dare un contributo diretto a tali temi” continua il report; in particolare, il team di UBS GWM, misura la sostenibilità di ciascun tema di investimento sulla base del contributo fornito ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile individuati dall’ONU. All’interno di ciascun tema di investimento le aziende vengono analizzate non solo per l’esposizione dei propri ricavi a temi sostenibili, ma anche per la capacità di orientare alla sostenibilità la propria operatività e i propri sistemi di gestione aziendale.
“I nostri temi mirano a produrre una crescita degli utili superiore alla media nell’arco di un ciclo economico completo e possono includere piccole e medie imprese non rappresentate nei benchmark più noti, offrendo quindi opportunità che vanno oltre l’orientamento tradizionale a un indice”, ha concluso il team di UBS GWM nella sua presentazione, che poi ha evidenziato come la diversificazione, anche all’interno degli investimenti tematici, giochi un ruolo essenziale nel determinare risultati positivi per gli investitori.