Fondi hedge in ribasso nel mese di settembre, ma i risultati restrano al di sopra di quelli dei mercati azionari. L'HFRI Fund Weighted Composite Index, infatti, ha lasciato sul terreno il 2,27% nel mese e segna -6,18% da inizio 2022. Tuttavia, l'HFRI Asset Weighted Index registra invece un progresso mensile del 1,07% e cresce del 3,84% da inizio 2022.
A livello di singoli gruppi di strategie, i gestori Macro risultano vincenti anche a settembre. L'HFRI Macro (Total) Index termina il nono mese del 2022 con un rialzo dell'1,71% e mette a segno un rendimento positivo del 10,91% da gennaio. L'HFRI Relative Value (Total) Index, invece, archivia settembre con -1,39% e perde ora l'1,84% da inizio 2022. Segue l'HFRI Event Driven (Total) Index con una performance mensile in rosso del 3,97%: -8,42% Ytd. Infine, l'HFRI Equity Hedge (Total) Index cala del 4,24% a settembre e segna ora una perdita Ytd di -13,81%.
“La volatilità dei mercati finanziari ha accelerata in settembre, con l'ulteriore catalizzatore delle dislocazioni nei mercati valutari che si è aggiunto ai continui ribassi dei mercati azionari, all'aumento dei tassi di interesse e all'inflazione generazionale. Durante i primi tre trimestri del 2022, gli hedge fund Macro hanno affrontato opportunisticamente l'impennata della volatilità estendendo la loro sovraperformance record nei confronti dei mercati azionari, mentre il settore degli hedge fund in generale ha prodotto la più forte sovraperformance rispetto ai mercati azionari in 20 anni", ha affermato Kenneth J. Heinz, Presidente di HFR (Hedge Fund Research). "Le strategie con focus sulle valute, quelle quantitative e CTA trend following hanno guidato la performance in quanto i tassi di interesse sono aumentati e il dollaro Usa è salito contro l'euro, lo yen giapponese e la sterlina britannica, con forti guadagni in queste strategie che hanno parzialmente compensato la debolezza delle strategie azionarie direzionali ed event driven. I rischi macroeconomici e geopolitici continueranno ad accelerare fino alla fine dell'anno e si prevede che determineranno volatilità estrema e potenziali dislocazioni destabilizzanti. È probabile che i gestori che hanno dimostrato la loro capacità e solidità strategica nell'affrontare queste condizioni dinamiche, fluide e volatili attirino capitali dalle principali istituzioni finanziarie globali", ha concluso Heinz.