Sta crescendo rapidamente il settore degli investimenti a impatto nell’ambito del private debt. A segnalarlo è l’ultimo report firmato da bfinance e intitolato "DNA of a Manager Search: Impact Private Debt", secondo il quale tale settore ha registrato una significativa espansione negli ultimi due anni, con oltre 100 strategie di private debt che ora mirano a ottenere risultati anche su temi ambientali e sociali chiave.
Secondo il rapporto, il 53% degli investitori è attualmente impegnato o sta pianificando di perseguire investimenti a impatto, mentre gli asset in gestione a impatto sono cresciuti del 14% negli ultimi 5 anni.
Alcuni degli aspetti chiavi evidenziati dal report di bfinance includono:
1) Il settore del private debt a impatto ha registrato una rapida espansione, con oltre 100 strategie che ora mirano a temi di sostenibilità. Ciò include corporate directi lending, debito infrastrutturale e debito di capitale naturale;
2) L'ascesa di strategie incentrate su sustainability-linked loan e prestiti a società a "impatto positivo";
3) Le principali sfide che gli investitori devono affrontare, tra cui "l'impatto washing" e la complessità della due diligence in questo campo emergente;
4) Le strategie di investimento a impatto spaziano dai prestiti alle aziende sostenibili all'utilizzo di Sustainability-Linked Loans (SLL) che legano i tassi di interesse agli obiettivi ES;
5) I prestiti diretti a impatto sono più chiaramente focalizzati sul lower mid market, mentre un mandato di direct lending non a impatto comparabile tenderebbe in genere a un profilo di mercato core/upper mid market.
Nel complesso, secondo bfinance, mentre il private debt offre promettenti opportunità di investimento a impatto, un'implementazione di successo richiede un processo di ricerca solido e adattabile, una due diligence più approfondita e un allineamento tra obiettivi di impatto e obiettivi di investimento.
Il report “DNA of a Manager Search: Impact Private Debt” è disponibile cliccando su: