In un anno segnato da incertezze normative e turbolenze geopolitiche, i green bond continuano a essere il punto di riferimento della finanza sostenibile, secondo l'ultimo GSS Bonds Market Trends Report di MainStreet Partners sulle tendenze del mercato. Nonostante una contrazione del mercato GSS Bond del 25% nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo il report i green bond rimangono infatti la strada più credibile per gli investitori alla ricerca di trasparenza, impatto ambientale e allineamento normativo.
Crescono Asia e Medio Oriente, l’Europa si conferma leader
Il report mostra che negli ultimi anni, il mercato dei GSS Bond in Medio Oriente ha registrato un notevole aumento delle emissioni, con i volumi attivi totali ora oltre i 45 miliardi di dollari. "La regione sta acquisendo un forte slancio, principalmente grazie agli sforzi di Emirati Arabi Uniti (UAE) e Arabia Saudita. Data la forte dipendenza della regione dai combustibili fossili, il green bond resta il principale strumento di finanziamento per la transizione energetica. L'emissione di green bond da parte dei sovrani sta crescendo, con l'Arabia Saudita e Sharjah (UAE) tra i protagonisti. Il Governo di Sharjah è diventato il primo ente locale a emettere green bond nella regione, mentre l’Arabia Saudita ha emesso il primo green bond denominato in euro da parte di un Paese mediorientale, segnando una forte apertura verso gli investitori europei", è l'analisi riportata in un comunicato di MainStreet Partners.
In parallelo, secondo il rapporto, i mercati asiatici hanno continuato la loro espansione, con emissioni cumulative oltre i 600 miliardi di dollari: "La Cina ha emesso il proprio primo green bond, per un valore di 6 miliardi di yuan (circa 800 milioni di dollari), destinato a finanziare progetti di mitigazione del cambiamento climatico e di conservazione della biodiversità. L'Europa rimane leader nel mercato GSS Bond, con oltre 109 miliardi di dollari in obbligazioni emesse nel primo trimestre del 2025, un calo rispetto ai 150 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, confermando la propria (solida) prima posizione".
La qualità prima della quantità: i green bond sfidano la tendenza al ribasso
Nonostante una contrazione del mercato GSS Bond, MainStreet Partners evidenzia che i green bond continuano a rappresentare il 45% del volume totale, circa 98 miliardi di dollari e oltre il 90% dei green bond emessi nel 2025 sono allineati con il Paris-Aligned Benchmark (PAB) dell'UE al livello dell'uso dei proventi, ma solo il 20% soddisfa i severi requisiti di trasparenza del label GreenFin, che prevede un approccio di verifica più stringente, usato su larga scala in Francia.
EU Green Bond Standard: un nuovo capitolo per il mercato
"Il Green Bond Standard dell'UE (EuGBS) è partito in modo molto positivo, con 4 emittenti che hanno ottenuto lo Standard nei primi 3 mesi del 2025. A2A SpA è stata la prima a emettere un EuGBS, un green bond da 500 milioni di euro completamente allineato alla Tassonomia UE", scrive ancora MainStreet Partners.
Secondo
Pietro Sette, Direttore della Ricerca in MainStreet Partners, “
nonostante un contesto macroeconomico e normativo complesso, riteniamo che i green bond restino lo strumento obbligazionario sostenibile più affidabile. L’allineamento con i benchmark coerenti con l’Accordo di Parigi è generalmente solido ma una quota ancora rilevante del mercato non soddisfa i criteri ambientali più stringenti, come quelli previsti dal label GreenFin o dallo European Green Bond Standard. Questo divario rappresenta una sfida concreta per le strategie classificate come SFDR Articolo 9, che sono sempre più chiamate ad andare oltre le etichette, alla ricerca di un reale impatto ambientale".
Il GSS Bonds Market Trends Report di MainStreet Partners è disponibile cliccando qui.