MainStreet Partners ha pubblicato l’edizione estiva del suo GSS Bonds Market Trends Report, che offre una panoramica di metà anno del mercato globale dei Green, Social e Sustainability (GSS) Bond. Il report descrive come emittenti, investitori e legislatori continuano a mostrare fiducia e a contribuire attivamente al mercato delle obbligazioni sostenibili, nonostante il complesso contesto macroeconomico.
L’analisi si basa su rating ESG e di sostenibilità proprietari, metriche di allineamento alla Tassonomia Ue e dati di impatto su oltre 5.000 GSS Bond. La ricerca prende in considerazione anche il contesto normativo in evoluzione nell’Unione Europea, tra cui le implicazioni del Green Bond Standard Ue e il Pacchetto Omnibus legato alla CSRD.
In particolare, tra i risultati più importanti del report vi sono:
- 495 miliardi di dollari: il volume complessivo di emissioni GSS nella prima metà del 2025, in calo del 13% rispetto al 2024. Tuttavia, il secondo trimestre ha mostrato segnali di ripresa, con volumi comparabili a quelli dell’anno precedente;
- i Green bond confermano la loro leadership, mentre i Sustainability-Linked Bond (SLB) registrano il risultato più debole mai rilevato a metà anno, con soli 421 milioni di dollari di nuove emissioni;
- il 64% dei Green bond emessi nel Regno Unito proviene da istituzioni finanziarie, quasi il doppio della media globale, a testimonianza del ruolo crescente rappresentato da banche e compagnie assicurative con sede nel Regno Unito nell’ambito della finanza sostenibile;
- gli emittenti di GSS bond riportano livelli più alti di ammissibilità (43%) e allineamento (15%) alla Tassonomia Ue, rispetto agli emittenti non-GSS (31% e 9% rispettivamente), confermando una maggiore aderenza a criteri ambientali rigorosi;
- le utility guidano l’allineamento degli investimenti in conto capitale (Capex), con un tasso medio del 73%, seguite da settori come trasporti e infrastrutture. Altri settori, come immobiliare e farmaceutico, mostrano invece difficoltà nel convertire l’ammissibilità in reale allineamento;
- il Green Bond Standard dell’Ue (EuGBS) ha superato gli 8,5 miliardi di euro di emissioni entro la metà dell’anno, con ampia partecipazione da parte di emittenti sovranazionali, enti pubblici e grandi aziende;
- il pacchetto Omnibus, recentemente approvato dalla Commissione Europea, ha ridotto il numero di aziende obbligate alla rendicontazione CSRD da 50 mila a circa 11 mila, posticipando al 2028 gli obblighi per le Pmi quotate. Questo ridimensionamento solleva interrogativi sull’accessibilità futura a dati ESG standardizzati e comparabili.
Il report contiene anche un focus sul mercato Uk. Sebbene non più soggetto alla normativa Ue, infatti, il Regno Unito continua a giocare un ruolo significativo nella finanza sostenibile europea. Ha introdotto una propria regolamentazione in materia, la SDR (Sustainability Disclosure Requirements), con nuove etichette per i fondi sostenibili e obblighi di trasparenza in arrivo a fine anno, segnando una convergenza di fatto con l’approccio europeo. È da segnalare che nel primo semestre del 2025, le emissioni di GSS bond in Uk hanno superato i 14 miliardi di dollari, in crescita del 10% rispetto al 2024.
“Nonostante un contesto macroeconomico difficile, i Green bond restano uno strumento resiliente e credibile nella finanza sostenibile,” ha dichiarato Pietro Sette, Research Director di MainStreet Partners, che ha aggiunto: “I nostri ultimi dati indicano che i GSS Bond continuano a buon ritmo ad allocare capitale ad attività economiche allineate alla Tassonomia. Tuttavia, permangono alcune lacune nella trasparenza e nell’allineamento. Con le aspettative degli investitori sempre in evoluzione, sarà essenziale colmare questi divari al fine di rafforzare l’aderenza normativa dei Green bond e salvaguardarne l’integrità nel lungo termine”.
Il report completo è disponibile cliccando qui.
https://esgeverything.com/papers/gss-bonds-market-trends-report-july-2025-summer-edition/