Il Primo Ministro francese François Bayrou chiederà un voto di fiducia l'8 settembre, in vista delle discussioni sul bilancio del 1° ottobre, affrontando l'opposizione intenzionata a bloccare il suo piano di bilancio. Indipendentemente dai risultati politici, il quadro istituzionale francese garantisce l'approvazione del bilancio; se non viene approvato un nuovo bilancio, quello dell'anno precedente rimane in vigore per decreto fino all'adozione di una nuova legge finanziaria.
Prospettive per l'economia e il debito francesi
La crescita economica della Francia dovrebbe migliorare leggermente, sostenuta da un aumento dei consumi e degli investimenti, anche se l'incertezza politica potrebbe pesare sulla fiducia. Sebbene il debito pubblico sia destinato ad aumentare a causa dei persistenti deficit e dei maggiori costi degli interessi, il basso costo del debito rispetto al passato e un profilo di scadenza più lungo hanno mantenuto il servizio del debito gestibile, riducendo l'impatto dell'aumento dei tassi. Tuttavia, l'accelerazione del risanamento fiscale nel prossimo anno sarà fondamentale per segnalare la direzione della traiettoria del debito in futuro.
Implicazioni per il reddito fisso
L'incertezza politica ha aumentato la pressione sui titoli di Stato francesi (OAT), con lo spread OAT/Bund che si è ampliato a circa 80 punti base. La volatilità degli spread e un “premio di rischio politico” di 20/25 punti base rispetto al suo fair value ora scontato nei prezzi dovrebbero persistere fino a quando non migliorerà la chiarezza politica, anche se il mercato dei titoli di Stato francesi entra in questa fase da una posizione di relativa forza, grazie all'elevata liquidità e alla politica accomodante della Bce.
Implicazioni per il mercato azionario
Il mercato azionario francese ha reagito negativamente all'annuncio del voto di fiducia del Primo Ministro, innescando prese di profitto sui titoli nazionali come quelli finanziari, che avevano sovraperformato negli ultimi mesi. Tuttavia, con il rischio politico ampiamente scontato e oltre l'80% dei ricavi azionari francesi generati a livello internazionale, i titoli internazionali precedentemente colpiti potrebbero contribuire a stabilizzare il mercato. Più in generale, le azioni europee continuano a offrire valutazioni relativamente interessanti rispetto a quelle statunitensi, offrendo opportunità per rafforzare l'esposizione durante eventuali ribassi del mercato, in particolare nei settori tematici a lungo termine.
A cura di Monica Defend, Head of Amundi Investment Institute, e Vincent Mortier, Group CIO di Amundi
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