Fondi hedge in netta crescita nel corso del mese di agosto. Secondo HFR (Hedge Fund Research), Agosto è il quarto mese consecutivo di rendimenti significativamente positivi per il settore, trascinati in particolare dalle strategie Equity hedge.
Nel dettaglio, l’HFRI Fund Weighted Composite Index è avanzato di un altro 2,28% in agosto, portando in rendimento da inizio 2025 a +7,28%. I fondi Equity hedge, monitorati dall’HFRI Equity Hedge (Total) Index, hanno segnato +3,32 in agosto e crescono ora del 10,93% da inizio gennaio. L’HFRI Event Driven (Total) Index, invece, ha registrato un progresso dell’1,99% nell’ultimo mese e avanza del 7,99% da inizio 2025, mentre l’HFRI Macro (Total) Index ha messo a segno una performance positiva dell’1,50% in agosto e segna ora +0,31% Ytd. Infine, l’HFRI Relative Value (Total) Index ha chiuso agosto con +1,06% e guadagna così il 5,25% da inizio 2025.
L’HFRI Funds of Funds Composite Index, poi, ha terminato l’ottavo mese dell’anno con un rendimento in crescita dell’1,69%, portando il dato da inizio 2025 a +5,47%.
"I solidi guadagni degli hedge fund hanno accelerato ad agosto, con le azioni globali che hanno superato i massimi storici e gli investitori che si sono posizionati per tassi di interesse statunitensi più bassi, mentre l'incertezza relativa ai negoziati sui dazi continuava a evolversi. Gli hedge fund hanno così registrato forti guadagni ad agosto, con contributi positivi da tutte le strategie, guidati dagli stili direzionale Equity hedge, che traine i risultati Ytd con un impressionante guadagno di quasi l'11%", ha dichiarato Kenneth J. Heinz, President di HFR. "Mentre gli HFRI hanno registrato interessanti performance nel mese, è significativo che agosto abbia visto un forte ampliamento dei driver strategici di rendimento: oltre alle esposizioni ai titoli di large cap tecnologiche e alla spesa in intelligenza artificiale, abbiamo osservato anche importanti contributi da azioni small cap, value, finanziarie e dei mercati emergenti, nonché da driver legati alle materie prime, alle criptovalute, ai tassi di interesse e all’M&A. Sebbene questi driver abbiano contribuito a un forte sentiment di propensione al rischio negli ultimi mesi, è probabile che i principali gestori mantengano un posizionamento tattico volto a prevedere la continuazione o l'inversione di queste tendenze in un contesto fluido nei prossimi mesi, adeguando di conseguenza le esposizioni del portafoglio. Gli investitori istituzionali che desiderano gestire l'esposizione a questi trend probabilmente aumenteranno le allocazioni a gestori che hanno dimostrato il successo della loro strategia attraverso i recenti cicli di propensione e avversione al rischio”, ha concluso Heinz.