MERCATI FINANZIARI: VOLATILITÀ PUÒ FAR RIMA CON OPPORTUNITÀ La view attuale di Jeff Blazek ed Erik L. Knutzen di Neuberger Berman
05/11/2025 Redazione MondoAlternative

La recente volatilità legata alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e al rischio di credito nel settore bancario è un chiaro promemoria dei rischi macroeconomici che continuano ad impattare sui mercati globali e di quanto possano essere duri e rapidi i loro effetti”. Secondo Jeff Blazek, Co Cio, Multi-Asset Strategies Managing Director New York, e Erik L. Knutzen, Co Cio, Multi-Asset Strategies Managing Director New York di Neuberger Berman, “nel giro di poche settimane, i mercati hanno ricevuto due volte un monito sulla loro vulnerabilità agli attacchi di volatilità. Il recente sell off dei titoli bancari, causato dai timori sul rischio di credito, è arrivato una settimana dopo la reazione ancora più violenta dei mercati, venerdì 10 ottobre, alla minaccia del presidente Trump di un “massiccio aumento” dei dazi sui prodotti cinesi. La minaccia ha provocato una delle giornate di negoziazione più tumultuose dall'inizio di aprile: le azioni statunitensi hanno perso il 3%, gli spread creditizi societari si sono ampliati notevolmente, il VIX ha registrato un picco e le criptovalute hanno subito il più grande sell off giornaliero mai registrata. In confronto, le preoccupazioni relative al rischio di credito di due banche regionali statunitensi hanno provocato una reazione meno grave sui mercati azionari e obbligazionari, ma i mercati sono rimasti comunque scossi, alimentando un maggiore senso di nervosismo”.

Per gli esperti di Neuberger Berman, “questi sviluppi, in particolare l'ampiezza e la rapidità della reazione cross asset del 10 ottobre, sottolineano due punti: in questo contesto, basta un titolo di giornale per scatenare la volatilità; inoltre, molteplici rischi macroeconomici hanno ancora il potere di innescare brusche mosse di avversione al rischio. Infatti, anche se riteniamo che gli aspetti peggiori della volatilità legata al commercio e ai dazi siano in gran parte alle nostre spalle e che i fondamentali del credito rimangano complessivamente solidi, i mercati di rischio sono valutati in modo tale che qualsiasi rumore che destabilizzi le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina o questioni di credito idiosincratiche può causare reazioni sproporzionate, anche se di breve durata. In questi periodi, la questione non è dove guardare e quando, ma come posizionarsi sui mercati per mitigare l'impatto e cogliere eventuali opportunità correlate”.

 

Stay Alert – Stay Invested

Blazek e Knutzen evidenzia come, “nel complesso, il nostro Comitato mantiene la fiducia nelle prospettive di crescita e negli asset di rischio nel medio termine, con esposizioni tattiche mirate in tutte le asset class e regioni che riflettono alcune delle divergenze che osserviamo tra i blocchi economici. Ci sono buoni motivi per essere ottimisti sugli asset di rischio, una view che abbiamo mantenuto per tutto l'anno nonostante una raffica di notizie che hanno influenzato i mercati, tra cui shock commerciali, fiscali e geopolitici, preoccupazioni sulla crescita, rischi di inflazione e adozione dell'intelligenza artificiale. Al centro della nostra view vi è la notevole resilienza dell'economia e degli utili societari dimostrata negli Stati Uniti, un risultato sorprendente considerando gli sviluppi improvvisi e inaspettati relativi ai dazi doganali. La solidità della crescita è stata ulteriormente confermata all'inizio della stagione degli utili del terzo trimestre, con quasi tutte le principali banche statunitensi che hanno registrato risultati solidi, e in alcuni casi record, in termini di profitti e rendimenti del capitale proprio”.

 

La diversificazione conta

Gli shock di un solo giorno come quello del 10 ottobre scorso e le turbolenze creditizie delle ultime settimane non modificano la nostra tesi costruttiva, ma creano opportunità per osservare potenziali stress o esposizioni indesiderate nei portafogli, con la possibilità di ribilanciare e riposizionare se necessario”, affermano Blazek e Knutzen, che proseguono: “Gli adeguamenti dell'AAC per il quarto trimestre riflettono questa situazione su azioni, reddito fisso, attività reali e alternative. Una delle ricalibrazioni più significative della nostra previsione aggiornata è la riduzione dell'esposizione alle azioni europee e all'euro, con l'obiettivo di passare da un sovrappeso, dopo aver generato ottimi rendimenti negli ultimi trimestri, ad un aumento dell'esposizione al reddito fisso europeo. In un contesto caratterizzato da una crescita limitata, le obbligazioni possono contribuire ad aumentare i rendimenti e rafforzare la diversificazione del portafoglio. Ciò è in linea con la nostra opinione secondo cui la duration, espressa principalmente nei tassi europei e in modo più selettivo nei tassi statunitensi, appare interessante alla luce dell'attenuarsi delle preoccupazioni sui rendimenti a lungo termine e della nostra previsione di una maggiore stabilità delle curve dei rendimenti (se non addirittura di un loro appiattimento) dopo il sostanziale irripidimento registrato nel 2025. Insieme a queste posizioni in azioni quotate e reddito fisso, potremmo anche considerare di privilegiare gli investimenti alternativi come opzione per fornire stabilità ai portafogli ed esprimere un sovrappeso nelle materie prime, in particolare oro e metalli preziosi, al fine di fornire una copertura efficace contro i rischi geopolitici e di inflazione”.

 

Volatilità e opportunità

Per Blazek e Knutzen, man mano che i mercati si riprendono da questi recenti episodi di volatilità, l'attenzione si sposterà su dove e quando potrebbe verificarsi la prossima impennata. “Con il protrarsi dello shutdown del governo statunitense, questo potrebbe essere uno degli aspetti su cui i mercati sceglieranno di concentrarsi. È quindi fondamentale che gli investitori restino vigili sui rischi macroeconomici che potrebbero continuare a incombere sui mercati globali, ma sfruttino i futuri periodi di volatilità per passare all'offensiva. Si tratta di un contesto in cui è possibile aumentare i rendimenti attraverso la disciplina: ribilanciare sulla forza, aggiungere dislocazione e lasciare che la diversificazione e le leve attive trasformino le inevitabili impennate in opportunità”, concludono i due esperti di Neuberger Berman.

© 2025 Mondo Alternative - Riproduzione riservata
CERCA NOTIZIE
Origine notizia Cerca Notizie Criteri di ricerca Tutte le parole Qualunque parola Frase esatta
REPORT
N. 256
Ottobre
2025
MONDOINVESTOR
VERSIONE ITALIANA
MondoInvestor è un mensile in abbonamento che prevede 11 numeri all’anno e racconta l’evoluzione del mercato dell'asset management per gli investitori professionali
Dossier Fondi TEMATICI
DOSSIER FONDI TEMATICI
Il Dossier offre una fotografia del mercato dei Fondi TEMATICI
Liquid Alternative
3rd Quarter 2025 Update

LIQUID ALTERNATIVE FUND
Il Report sintetizza l’andamento trimestrale del mercato dei fondi liquid alternative ed è scaricabile sull'area di download per tutti gli abbonati al sito.



Dossier Fondi Private market

DOSSIER
FONDI PRIVATE MARKET
Il dossier offre una fotografia del mercato dei Fondi Private Market

ARE YOU A
HEDGE FUND
MANAGER?


Do you want to add/ remove your hedge fund
to / from our database?

Please click here
to learn how

Le foto riprodotte in questo sito provengono in prevalenza da Internet e sono pertanto ritenute di dominio pubblico. Gli autori delle immagini o i soggetti coinvolti possono in ogni momento chiederne la rimozione, scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica info@mondoinvestor.com
copyright 2004- 2023 - MondoInvestor S.r.l. -Sede Legale ed Uffici: Via Gustavo Fara, 9 - 20124 Milano
Cap.Soc. €100.000 i.v.- Milano Reg.Imp.N° 13228870153 REA N° 1631083 - C.F. e P.I.13228870153