L’INNOVAZIONE DELL’IA SOSTIENE L’OTTIMISMO DEGLI INVESTITORI I punti chiave dell'Investment Outlook 2026 di Goldman Sachs Asset Management
19/11/2025 Redazione MondoAlternative
Goldman Sachs Asset Management ha pubblicato il suo Investment Outlook per il 2026, dal titolo “Seeking Catalysts Amid Complexity.” Secondo la società, l’innovazione alimentata dall’IA continua a sostenere l’ottimismo degli investitori, mentre le azioni delle Banche Centrali, un nuovo ordine commerciale, i rischi fiscali e i cambiamenti nel contesto geopolitico stanno creando un complesso scenario per gli investimenti. In un quadro caratterizzato da queste forze contrastanti, l’outlook 2026 evidenzia potenziali modalità con cui gli investitori possono individuare catalizzatori in grado di generare rendimenti nei mercati pubblici e privati.
L’outlook identifica alcuni temi distinti:
- public market: orientarsi tra le sfumature: "Esiste il potenziale per una maggiore dispersione sui mercati azionari, con una preferenza per la diversificazione globale e per una combinazione di strategie fondamentali e quantitative. Nel reddito fisso, l’attenzione è rivolta alla diversificazione della duration e al posizionamento strategico lungo le curve per orientarsi tra i contrastanti segnali macroeconomici. Le opportunità di reddito potrebbero emergere dai titoli cartolarizzati, dall’high yield e dal credito dei mercati emergenti", scrive GS Asset Management in una nota;
- private market: esplorare dimensioni alternative: "Un contesto più costruttivo per nuovi deal e attività di exit potrebbe generare una maggiore dispersione dei rendimenti dei gestori nel private equity. Il private credit continua a offrire rendimenti più elevati rispetto ai mercati pubblici, con tassi di default storicamente inferiori rispetto ai syndicated loan. Rimane fondamentale una rigorosa attività di underwriting, mentre emergono nuove opportunità nelle infrastrutture guidate dall’IA e dalla transizione energetica".
“Con l’avanzare del 2026, l’incertezza derivante dai cambiamenti delle politiche delle Banche Centrali, dalle tensioni geopolitiche e dalle trasformazioni strutturali definirà il quadro macroeconomico. Queste forze creano opportunità nei mercati pubblici e privati, dalle dislocazioni ai temi legati alla crescita secolare e a fonti alternative di rendimento. Riteniamo che gli investitori abbiano bisogno di un approccio realmente diversificato e multi asset, che combini un posizionamento cross asset attivo, una selezione titoli granulare, una gestione del rischio disciplinata e coperture esplicite dei rischi di coda, con l’obiettivo di proteggere il capitale e al tempo stesso individuare nuove opportunità di crescita”, ha dichiarato Alexandra Wilson-Elizondo, Global Co-CIO of Multi Asset Solutions di Goldman Sachs Asset Management.

Public market trainati da IA, geopolitica e politica monetaria
Negli Stati Uniti, mentre i Magnificent 7 continuano ad incrementare la propria quota di mercato grazie a core business solidi e a reinvestimenti strategici, la forte capacità di generare utili di queste aziende potrebbe favorire ulteriori rialzi. Secondo GS Asset Management, gli investimenti in IA degli hyperscaler (tra cui Amazon, Google, Meta, Microsoft e Oracle) dovrebbero rimanere solidi nel 2026; tuttavia, il trend del “big gets bigger” non è del tutto uniforme e vi sono alcuni segnali che indicano che l'omogeneità dei risultati tra questi grandi operatori si sta evolvendo in una maggiore dispersione.
“Come investitori fondamentali, monitoreremo la solidità dei core business delle aziende, soprattutto mentre investono in modo aggressivo nell’intelligenza artificiale. Al di là dei Magnifici 7, l’adozione dell’IA da parte delle imprese si sta ampliando. Le applicazioni dell’intelligenza artificiale stanno crescendo rapidamente, in particolare in ambiti come automazione, customer engagement e operational intelligence, creando opportunità per le piattaforme che supportano le aziende nell’integrazione dell’IA”, ha dichiarato Sung Cho, Co-Head of Technology Investing di Goldman Sachs Asset Management.
Greg Tuorto, Portfolio Manager di Goldman Sachs Asset Management, ha invece affermato: “Le small cap, in particolare nei settori difesa, tecnologia, consumer e sempre più anche healthcare, potrebbero essere ben posizionate per crescere. Tuttavia, la maggiore volatilità e i rischi di liquidità richiedono una gestione attiva qualificata per identificare i disruptor ad alto potenziale e orientarsi tra aree caratterizzate da eccesso di entusiasmo tematico. Questo approccio aiuta a distinguere le aziende di qualità e a evitare insidie, con il potenziale di costruire portafogli resilienti in un contesto dinamico".
In Europa, invece, sono attesi un aumento degli investimenti in Capex, sostenuti da maggiore flessibilità fiscale e reindustrializzazione. Per l'Investment Outlook, i mercati europei hanno il potenziale per continuare a sovraperformare nei settori difesa, energia e finanziari, mentre un miglioramento delle performance nei settori attualmente in ritardo sarà fondamentale per un progresso più ampio del mercato e per sostenere gli afflussi nell’azionario europeo.
“Con le aspettative di una crescita economica duratura in Europa continentale fino al 2026, le strategie quantitative possono aiutare a orientarsi tra frammentazione, complessità e inefficienze dei mercati europei. Costruendo portafogli diversificati, gli investitori possono potenzialmente trarre vantaggio dalle sfumature del mercato, generare rendimenti dalle inefficienze del mercato e gestire i rischi attraverso un approccio basato sui dati”, ha aggiunto Osman Ali, Global Co-Head of Quantitative Investment Strategies di Goldman Sachs Asset Management.
Nell'ottica di GS Asset Management, nel 2025 i mercati emergenti sono stati sostenuti da diversi fattori macroeconomici, tra cui l'indebolimento del dollaro statunitense, il calo dei prezzi del petrolio, l'attenuazione dell'inflazione e la posizione accomodante della Federal Reserve, mentre nel 2026 potrebbero registrare una performance superiore alla media. Attualmente i titoli azionari di questi mercati sono scambiati con uno sconto di circa il 40% sul P/E forward rispetto ai titoli azionari statunitensi, al di sotto della media a lungo termine. Si prevede che tale sconto si ridurrà, considerato il solido profilo in termini di utili dei mercati emergenti.

Mercati a reddito fisso: divergenza delle Banche Centrali, opportunità, ma attenzione al ciclo del credito
L'outlook 2026 mette inoltre in luce che "chi investe nel 2026 dovrà bilanciare i segnali macroeconomici a breve termine che seguiranno la pubblicazione dei dati economici statunitensi non ancora divulgati, la crescente incertezza riguardo alla salute fiscale dell'economia statunitense e il potenziale di crescita derivante dal boom degli investimenti in intelligenza artificiale. Crescono i timori di una possibile inversione del ciclo del credito, con le recenti vicende politiche in Francia e Giappone che evidenziano quanto rapidamente possano cambiare le attese. La sfida principale di chi investe è interpretare questi segnali contrastanti, ma potrebbero esserci delle opportunità per gli investitori attivi nel reddito fisso che gestiscono le proprie allocation".
Continuiamo a ritenere che il reddito fisso offra opportunità interessanti per gli investitori sia da una prospettiva tecnica che fondamentale. Tuttavia, l'equilibrio dei rischi sta cambiando e richiede un approccio sempre più dinamico alla gestione del portafoglio, che combini una costruzione diversificata del portafoglio con una solida gestione del rischio. Con dinamiche globali divergenti in termini di inflazione e crescita, la flessibilità sarà fondamentale per adattarsi alle condizioni in evoluzione”, ha commentato Kay Haigh, Co-CIO of Fixed Income di Goldman Sachs Asset Management.
Data la debolezza del mercato del lavoro, poi, Goldman Sachs Asset Management intravede la possibilità di due tagli da parte della Fed nel 2026: "La Bce potrebbe mantenere invariati i tassi nel prossimo futuro, mentre la BoE potrebbe riprendere i tagli a dicembre, sulla scia del miglioramento dell'inflazione, di un mercato del lavoro relativamente debole e di potenziali aumenti delle imposte. Il Giappone, con la sua inflazione elevata e la crescita robusta, spingerà probabilmente la BoJ ad aumentare i tassi. Questa prospettiva è rafforzata dai recenti cambiamenti politici e dal passaggio a una politica fiscale più espansiva".
Gli investitori, per GS Asset Management, potrebbero trovare opportunità per assicurarsi flussi di reddito relativamente elevati in varie asset class, come il settore dei titoli, comprese le tranche con rating AAA dei collateralized loan obligation (CLO) e le valutazioni tra i titoli con rating BBB. Un'ulteriore fonte di reddito nel 2026 potrebbe essere il credito high yield: le dinamiche di mercato favorevoli, tra cui una solida domanda da parte degli investitori e condizioni finanziarie in miglioramento, dovrebbero continuare a sostenere l’attività del mercato primario. Gli investitori, inoltre, dovrebbero monitorare i segnali di comportamenti tipici della fase finale del ciclo, insieme al potenziale di deregolamentazione o riduzione dell'incertezza politica, che, se dovesse iniziare a esercitare pressione sui coefficienti di leva finanziaria, potrebbe potenzialmente portare a un downgrade dei rating creditizi.
“La continua adozione dell'intelligenza artificiale e un mercato relativamente stabile dovrebbero fornire una solida base per la crescita. Tuttavia, una marcata inversione di tendenza e un ampio ridimensionamento degli investimenti legati all’IA o una significativa debolezza del mercato del lavoro potrebbero essere i precursori di un hard landing per l'economia globale. Riuscire a prevedere correttamente questo scenario sarà un fattore chiave per gli investitori nel 2026”, ha aggiunto Haigh.

Mercati privati: orientarsi nelle complessità
Relativamente al private equity, inoltre, secondo Goldman Sachs Asset Management, con l'aumento dell'attività legata alle operazioni sui mercati privati, i Limited Partner (LP) disporranno di nuovi dati per valutare i track record dei gestori quando allocano nuovi capitali a partner esistenti e potenziali. I General Partner (GP) dovranno identificare strategicamente le aree di crescita in grado di superare la crescita economica complessiva, modificando potenzialmente il focus geografico. La ricerca di settori a più alta crescita dovrebbe continuare. Con la progressiva maturazione e accelerazione della data science, dell'intelligenza artificiale e dell'automazione, esiste un maggiore potenziale per stimolare la crescita dei ricavi e migliorare l'efficienza.
Michael Bruun, global co-Head of Private Equity di Goldman Sachs Asset Management, ha affermato: “L'attività di dealmaking sta accelerando, grazie al forte sostegno dei mercati dei capitali e ai minori costi di finanziamento. Con valutazioni ancora elevate, l'importanza della creazione di valore e della resilienza operativa è fondamentale, con le società più solide che sono ora in grado di attrarre l'interesse di acquirenti strategici e di chi investe nei mercati pubblici”.
“Entrando nel 2026, prevediamo che gli LP continueranno a mostrare interesse per gli investimenti nel mercato secondario del Private Equity con entry point interessanti, che offrono una durata inferiore rispetto ai loro investimenti primari in private equity. I fondi secondari e i continuation vehicle continueranno a rappresentare fonti fondamentali di liquidità per i GP e gli LP, mentre il mercato smaltisce l'arretrato delle operazioni di exit”, ha invece commentato Harold Hope, Global Head of Vintage Strategies.
L'opinione di Goldman Sachs Asset Management è che esistano potenziali opportunità per gli investitori che presentano dry powder per fornire capitale ad aziende leader di settore che in precedenza potevano risultare fuori portata a causa delle valutazioni elevate nei round precedenti. Il trend a lungo termine che vede le aziende intenzionate a rimanere private più a lungo prosegue e le dimensioni delle società e gli importi di capitale che cercano lasciano intravedere una crescente domanda di round di finanziamento su scala growth equity piuttosto che venture.
Nel private credit, invece, un contesto più favorevole per le operazioni di M&A dovrebbe stimolare una maggiore domanda di finanziamenti per il credito; tuttavia, fintanto che l'offerta di credito rimarrà robusta, gli spread resteranno probabilmente entro il range. Un contesto più solido per le attività di M&A dovrebbe anche stimolare una maggiore domanda di soluzioni mezzanine. Il private credit continua a presentare un valore interessante, poiché genera ancora rendimenti più elevati rispetto ai mercati pubblici, con tassi di insolvenza storicamente inferiori rispetto ai syndicated loan.
“Con l'accelerazione dei deal e la crescita dell'interesse per il private credit investment grade, in particolare per i prestiti asset-backed, il private credit diventerà un'importante fonte di finanziamento. I rendimenti corretti per il rischio sono rilevanti. In caso di un eventuale ciclo creditizio, solide pipeline di origination, un'esperienza consolidata nei cicli creditizi e piattaforme scalabili dovrebbero differenziare la performance dei GP”, è stato il commento di James Reynolds, Global Co-Head of Private Credit di Goldman Sachs Asset Management.
Guardando al real estate, poi, secondo l'Investment Outlook è possibile un rilancio, in scia alle aspettative di ulteriori tagli dei tassi in molti mercati. Dopo la ripresa delle transazioni nel 2025, alimentata dalla liquidità dei mercati finanziari e dalla necessità di generare distribuzioni, riteniamo che l’attività sia pronta ad accelerare nel 2026. Il dry powder è ai minimi dal 2020, offrendo potenziali opportunità agli investitori disposti a impegnarsi nell’asset class; tuttavia, è probabile che vi sia un’ampia dispersione tra settori, regioni e strategie.
Jim Garman, Global Head of Real Estate di Goldman Sachs Asset Management, ha aggiunto: "Le valutazioni e i volumi delle transazioni si sono stabilizzati e riteniamo che il sentiment continuerà a migliorare nel 2026. Con un costo del capitale più basso, il settore immobiliare appare interessante, ma resta fondamentale la selezione settoriale e degli asset”.
Sul segmento infrastrutture, l'opinione di GS Asset Management è che la digitalizzazione rimane un tema centrale nel settore, ma esistono opportunità in una serie di ambiti. L'economia circolare, ad esempio, comprende i rifiuti, l'acqua e il riciclo e coinvolge servizi essenziali contrattualizzati, in gran parte isolati dalle fluttuazioni macroeconomiche.
“Nel 2026, prevediamo che l'intelligenza artificiale e la digitalizzazione, la produzione e la trasmissione di energia, i cambiamenti nei modelli commerciali globali e gli ammodernamenti delle infrastrutture obsolete creeranno opportunità ampie ed entusiasmanti”, ha commentato Tavis Cannell, Global Head of Infrastructure di Goldman Sachs Alternatives, concludendo: “Riteniamo che gli investitori possano accedere alla prossima ondata di crescita, in particolare attraverso opportunità nel mid market, dove la active ownership e la creazione di valore possono aprire significative opportunità di rialzo”.
© 2025 Mondo Alternative - Riproduzione riservata
CERCA NOTIZIE
Origine notizia Cerca Notizie Criteri di ricerca Tutte le parole Qualunque parola Frase esatta
REPORT
N. 256
Ottobre
2025
MONDOINVESTOR
VERSIONE ITALIANA
MondoInvestor è un mensile in abbonamento che prevede 11 numeri all’anno e racconta l’evoluzione del mercato dell'asset management per gli investitori professionali
Dossier Fondi TEMATICI
DOSSIER FONDI TEMATICI
Il Dossier offre una fotografia del mercato dei Fondi TEMATICI
Liquid Alternative
3rd Quarter 2025 Update

LIQUID ALTERNATIVE FUND
Il Report sintetizza l’andamento trimestrale del mercato dei fondi liquid alternative ed è scaricabile sull'area di download per tutti gli abbonati al sito.



Dossier Fondi Private market

DOSSIER
FONDI PRIVATE MARKET
Il dossier offre una fotografia del mercato dei Fondi Private Market

ARE YOU A
HEDGE FUND
MANAGER?


Do you want to add/ remove your hedge fund
to / from our database?

Please click here
to learn how

Le foto riprodotte in questo sito provengono in prevalenza da Internet e sono pertanto ritenute di dominio pubblico. Gli autori delle immagini o i soggetti coinvolti possono in ogni momento chiederne la rimozione, scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica info@mondoinvestor.com
copyright 2004- 2023 - MondoInvestor S.r.l. -Sede Legale ed Uffici: Via Gustavo Fara, 9 - 20124 Milano
Cap.Soc. €100.000 i.v.- Milano Reg.Imp.N° 13228870153 REA N° 1631083 - C.F. e P.I.13228870153