Le megaforze, in particolare l’intelligenza artificiale (AI), stanno ridefinendo l’economia e i mercati globali, alimentando un passaggio da una crescita capital light a una crescita più intensiva in capitale e creando opportunità d’investimento senza precedenti. È questo il messaggio principale che Bruno Rovelli, Managing Director e Chief Investment Strategist di BlackRock Italia, ha voluto trasmettere presentando il Global Outlook 2026 del BlackRock Investment Institute, intitolato “Pushing limits”, dove si sottolinea il fatto che questo nuovo contesto potrebbe essere particolarmente propizio per l’investimento attivo. In particolare, sono tre le tematiche che incideranno maggiormente sugli investimenti: esposizione all’AI, vulnerabilità legata all’aumento della leva finanziaria e ricerca di vere fonti di diversificazione nel portafoglio.
Il micro diventa macro
La costruzione dell’ecosistema AI è così vasta che gli investimenti a livello aziendale stanno ormai determinando il quadro macroeconomico. Una manciata di società tecnologiche sta spendendo su una scala tale da influenzare la crescita economica stessa. Per questo motivo Rovelli dichiara di mantenere un orientamento pro risk e una posizione sovrappesata sulle azioni statunitensi legate al tema AI, poiché questa ondata di investimenti sta creando nuove fonti di ricavi e potenziali nuovi vincitori in tutta l’economia.
Più leva finanziaria
I costruttori dell’AI stanno aumentando la leva, perché gli investimenti sono anticipati mentre i ricavi si vedranno solo nei prossimi anni. Questo fatto, combinato con governi già fortemente indebitati, sta dando vita a un sistema finanziario più esposto e fragile, vulnerabile agli shock. L’outlook di Rovelli mette quindi in luce la possibilità che il private credit e le infrastrutture saranno settori chiave di finanziamento per questa trasformazione.
Il miraggio della diversificazione
Con poche megaforze a guidare i mercati, ciò che appare come diversificazione può in realtà rivelarsi solamente una grande scommessa direzionale. I mercati sono più concentrati: sottopesare l’AI è stato costoso e qualsiasi beneficio da tale scelta, qualora il tema rallentasse, potrebbe essere modesto. Di conseguenza, per Rovelli la vera diversificazione proviene da esposizioni idiosincratiche nei mercati privati e negli hedge fund, dove i rendimenti sono guidati da fonti di rischio distinte.