“È risaputo che le obbligazioni high yield, come asset class, possono generare solidi rendimenti corretti per il rischio nel lungo periodo. Tuttavia, gli investitori devono essere consapevoli dell’inevitabile ciclicità delle valutazioni all’interno del mercato, dato che gli spread creditizi si allargano e si restringono in linea con il sentiment degli investitori e con i fondamentali economici”, sottolinea Adam Darling, Investment Manager, Fixed Income di Jupiter AM, che prosegue: “Attualmente, gli spread creditizi si collocano nella parte bassa degli intervalli storici, riflettendo un contesto in cui la domanda supera l’offerta e gli investitori sono molto ottimisti sulle prospettive degli asset rischiosi. In questo contesto, è necessario un approccio paziente e disciplinato, poiché qualsiasi ampliamento degli spread dovuto a eventi imprevisti, come un brusco rallentamento economico, può penalizzare un portafoglio. Allo stesso tempo, è importante sottolineare che il mercato offre un buon carry e che i rendimenti restano interessanti nel lungo periodo”.
Per Darling, “comprendere i fondamentali aziendali è sempre importante, soprattutto quando le valutazioni complessive risultano meno convincenti. Ad esempio, i settori ciclici del mercato high yield hanno mostrato un marcato indebolimento di recente, in particolare il settore chimico e alcune aree dell’industriale. È un tema da monitorare, poiché potrebbe offrire opportunità agli investitori. Quei settori ciclici potrebbero inoltre evidenziare punti deboli nell’economia che i mercati rischiosi stanno sottovalutando. Al momento molta attenzione è rivolta al mercato del lavoro, dove i tassi di disoccupazione sembrano aumentare gradualmente. La domanda è se ciò rappresenti un indicatore anticipatore di una potenziale recessione o solo un fattore temporaneo destinato a riassorbirsi”.
Secondo l’esperto di Jupiter AM, “i mercati sono entrati nel 2025 con valutazioni piuttosto elevate e, di questo passo, l’anno potrebbe concludersi su livelli altrettanto elevati. I mercati del rischio, come l’high yield, si sono mantenuti solidi nel corso dell’anno, sebbene si sia registrato un momento di panico durante il Liberation Day, quando il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato dazi reciproci verso la maggior parte dei partner commerciali. Benché gli effetti degli shock legati ai dazi appartengano ormai al passato, permane una notevole incertezza sul tema e la questione è tutt’altro che risolta”.
Per quanto riguarda settori e aree geografiche specifiche, Darling evidenzia di continuare “a vedere alcune opportunità interessanti. L’healthcare statunitense, in particolare le società ospedaliere, presenta caratteristiche di investimento interessanti: il settore gode di un sostegno politico bipartisan e tratta a valutazioni contenute rispetto alle aree più cicliche del mercato. Stiamo monitorando attentamente anche i settori ciclici come la chimica (fortemente penalizzati) e il credito brasiliano, dove una serie di shock societari ha preoccupato gli investitori”.
Nel complesso, Darling spiega che “in un mercato rialzista compiacente, gli investitori tendono a ignorare rischi come la possibilità di una recessione. Ma per un investitore attivo è importante mantenere un approccio prudente e disciplinato, pur continuando a cercare opportunità”.